Il Centro Storico di Maruggio
Maruggio è stata per cinque secoli (dal 1317 al 1819) possedimento dei Cavalieri Ospitalieri, più conosciuti come Cavalieri di Malta.
Il centro storico del paese conserva numerose tracce di questa presenza: la Chiesa Matrice, il Palazzo dei Commendatori, la Chiesa di S. Giovanni Battista fuori le mura, utilizzata per il ricovero dei pellegrini che tornavano dalla Terra Santa.
Nelle immediate vicinanze della «Terra Murata», i frati francescani costruirono un complesso conventuale: ne fanno parte la Chiesa intitolata a «S. Maria delle Grazie» e un elegante chiostro porticato, impreziosito di ben 28 lunette affrescate, che raffigurano scene della vita di S. Francesco e di altre personalità dell'Ordine Minore.
Le Masserie
Fino a tutti gli anni '50 del secolo scorso, erano attive sul territorio di Maruggio numerose masserie - antiche aziende agricole autosufficienti - nelle quali si svolgeva la vita contadina.
La Masseria Maviglia è importante per essere stata la dimora rurale della famosa famiglia Gigli, che dotò la struttura di un grande giardino in stile neoclassico. Si narra, addirittura, che i proprietari volessero realizzare un canale navigabile per collegarsi direttamente al mare.
Presso la Masseria Mirante è ancora ben visibile la Cappella di Nostra Signora di Guadalupe.
Le Dune
La presenza delle lussureggianti Dune di Campomarino di Maruggio non passò inosservata ad un antico osservatore - Girolamo Marciano – che già nel 1656, nel descrivere i siti e i luoghi marittimi del tratto di Terra che va da Torre Ovo a Torre Borraco, descriveva queste bellezze paesaggistiche.
Ma le origini dei cordoni dunali sono ben più antiche: risalgono addirittura al periodo medio-olocenico (~7500-6000 anni fa) e greco-romano (~3300-2000 anni fa).
Nonostante l'ambiente dunale sia particolarmente ostico per qualsiasi tipo di vegetazione, la natura ha ugualmente trovato il modo di svilupparsi: sono presenti numerose specie di ginepro, di lentisco, di timo e rosmarino, ma anche bellissimi gigli marini, euforbie e sparti.
Il Ministero dell'Ambiente ha individuato la “Duna di Campomarino" quale Sito d'Importanza Comunitaria (SIC).
Il Porto
Sull'arco jonico tarantino, il porto di Campomarino di Maruggio rappresenta un approdo sicuro e attrezzato per coloro che vogliono sostare e godere del mare cristallino.
È composto da due settori: una zona destinata ai pescherecci e l'altra a imbarcazioni da diporto.
Sulla piazza centrale della marina di Campomarino, svetta la «Torre de' Molini», antica torre anticorsara realizzata nel Cinquecento per controllare e difendere la costa dagli attacchi dei pirati turchi.
La Campagna
L'entroterra di Maruggio è ricco di colori, che ad ogni stagione si trasformano in gustosi sapori. Le coltivazioni più frequenti sono quella dell'ulivo (dal quale si ricava un olio profumatissimo) e la vite (dai cui grappoli d'uva si spreme il rinomato vino «Primitivo»). I terreni privati sono spesso coltivati ad ortaggi, utili alla sussistenza dei nuclei familiari locali.
I Trulli
Per rendere coltivabili le ampie zone di terreno pietrose, gli avi maruggesi hanno faticato a lungo prima di bonificare le terre spaccando e accantonando le pietre. Quest'ultime sono poi state utilizzate come materia prima per la realizzazione di muretti a secco (che delimitano i campi e le proprietà) e per i «trulli», da destinare a ricovero temporaneo per i periodi di lavorazione o di raccolta.
I Boschi
Maruggio non è solo campagna e mare: ci sono tante zone boschive ancora intatte, presso le quali recarsi per rilassarsi a contatto con la natura. A nord del paese, vi sono il bosco della «Correggia» e di «Sferracavalli», dai quali è possibile godere del panorama dell'intero avvallamento che accoglie il centro abitato di Maruggio, e lo sguardo si perde alla vista dell'orizzonte che si confonde col mare. Ad est, invece, da segnalare il bosco della «Maviglia», sia quello attiguo alla masseria omonima (con alti pini marittimi) che quello poco distante e meno ampio, caratterizzato dalla presenza di lecci.
Testi e fotografie: arch. Aldo Summa
L’A.P.S. “Play your Place. Il luogo in gioco” di Maruggio (Ta) opera da diversi anni nella promozione attiva del territorio e – avvalendosi della professionalità di una Guida Turistica regolarmente abilitata dalla Regione Puglia e in possesso del tesserino professionale (nonché Tutor Diocesano dei Beni Culturali Ecclesiastici) – propone un ventaglio di proposte di visita riservato agli ospiti delle strutture ricettive del posto, appassionati di storia, arte, architettura, fede, natura, botanica, sapori e saperi dimenticati.
Si tratta di tre itinerari di visita finalizzati alla scoperta del ricco patrimonio culturale locale:
> “Scoprire Maruggio”, visite guidate nel centro storico e nelle chiese di Maruggio;
> “Scopri le Dune”, escursioni guidate sulle Dune di Campomarino di Maruggio;
> “Passeggiando nel paesaggio”, escursioni guidate tra ulivi, trulli e masserie rurali di Maruggio;
e di un percorso esperienziale a cura della “Pro Loco Maruggio” (con cui “Play your Place” collabora) finalizzato alla trasmissione del “saper fare” culinario:
> “Corso di cucina tipica”, riscoprire la cucina del territorio con le ricette tradizionali di Maruggio.